Marco Bonardelli

“Abbiamo ancora negli occhi la festa di febbraio che ci sembra avvenuta tre anni fa. Questo 70+1 vorrei che fosse un Sanremo della rinascita”. L’augurio di Amadeus per il settantunesimo Festival della Canzone Italiana (in programma dal 2 al 6 marzo) durante la conferenza stampa di questa mattina di “Sanremo Giovani”, la selezione in diretta delle Nuove Proposte creata quattordici anni fa da Pippo Baudo e diventata l’appuntamento per eccellenza, citando il promo, della strada che porta alla kermesse musicale per eccellenza. Una serata importante dove i dieci finalisti delle cinque serate di “Ama Sanremo” si contenderanno il palco del Teatro Ariston. Soltanto sei di loro affiancheranno i due vincitori di Area Sanremo.

Il verdetto finale sarà nuovamente nella mani della giuria composta da Piero Pelù, Morgan, Luca Barbarossa e Beatrice Venezia. “Sanremo Giovani” è stata presentato da Amadeus con Stefano Coletta (direttore di Rai1), Claudio Fasulo (vicedirettore di Rai1 con delega ad eventi e spettacoli) e Alberto Biancheri (Sindaco di Sanremo). In collegamento dalla Città dei Fiori i finalisti Wrongonyou, Folcast, M.e.r.l.o.t., Greta Zuccoli, i Desideri, Gaudiano, Avincola, Hu, Le Larve (Jacopo Castagna, cantautore e doppiatore) e Davide Shorty.

Confermando che la manifestazione di marzo non subirà spostamenti di data e sede, rispettando le normative anti-Covid Coletta ha sottolineato l’importanza da parte della Tv di Stato di fornire una vetrina ai talenti musicali del futuro. “Stiamo compiendo il nostro dovere di servizio pubblico. Non si tratta solo di rispondere alla convenzione con la città di Sanremo, ma rintracciare nuovi e importanti artisti che speriamo prenderanno la scena per i prossimi anni. Penso che tutti noi dobbiamo aiutare questi giovani a dover trovare la loro strada. Le vecchie generazioni sono state più fortunate. Oggi emergere è più complicato rispetto a un tempo e la Rai con “Ama Sanremo” e questa serata risponde ad uno degli obiettivi meritocratici. Non sono importanti i numeri, ma dare una vetrina a disposizione per questi ragazzi perché possano trovare un posto nella musica”.

Lo ha ribadito anche Amadeus, al suo secondo festival come direttore artistico e padrone di casa, anticipando una forte presenza di giovani anche tra i 26 Big in gara (un record storico, con dieci presenze femminili importanti)  che saranno annunciati nel corso della serata. “Sanremo parte dai giovani, non solo per la nostra serata ma per il festival vero e propri. Credo che Sanremo obbligatoriamente dovrebbe guardare al futuro”. Il conduttore ha sottolineato l’importanza di continuare a realizzare Sanremo Giovani nella Città dei Fiori in un anno difficile per il nostro Paese. “Ho voluto fortemente realizzare la serata di giovedì a Sanremo perché è fondamentale. Se non ci fossimo andati sarebbe stata una resa, non dobbiamo arrenderci ma essere organizzati al meglio nel rispetto delle norme da osservare ma dare un festival più forte di prima”.

Grande soddisfazione per i risultati degli ultimi anni da parte del vicedirettore Fasulo. “Pippo Baudo fondò Sanremo Giovani nel ’93 – ha ricordato - e ogni anno aggiungiamo un mattone per realizzare un progetto a cui teniamo tanto. La musica giovane è la base e i risultati del Festival di Sanremo di questi anni testimoniano che il lavoro fatto nelle ultime edizioni di Sanremo Giovani è sicuramente azzeccato. Non a caso gli ultimi quattro vincitori dei Big sono usciti dal nostro format“.

In chiusura un saluto di Rosario Fiorello, che sarà nuovamente al fianco di Amadeus nella kermesse di marzo.

 

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