"Backstage" - Mirko Gancitano per "Suggestioni Press"

Marco Bonardelli

Mirko Gancitano,”Backstage”, Gruppo Albatross Il Filo, Roma, pp.104, euro 12,50

Disponibile in libreria e sulle principali piattaforme digitali dal 15 aprile scorso, “Backstage”, opera prima di Mirko Gancitano (Gruppo Albatros Il Filo) che conduce il lettore in un metaforico backstage del mondo della moda, universo magico che tra le sfavillanti luci della ribalta nasconde non poche ombre. Volto della trasmissione di Rai1 “Top – Tutto quanto fa tendenza”, il ventisettenne influencer mazarese racconta infatti, attraverso una serie di testimonianze, storie di abusi, silenzi, scheletri negli armadi, fallimenti, ma anche le vicende di chi con impegno, professionalità e onestà è arrivato a ricoprire un ruolo importante in un settore che vale il 4% del PIL nazionale. “Ho intervistato le figure più rappresentative delle principali aree del settore – spiega Gancitano - dallo stilista del caso al modello e alla modella fino all’influencer, che ormai ricopre un ruolo importante e riconosciuto. Ciascuno di loro mi ha raccontato la sua storia e offerto la propria verità; una verità che emerge da diversi punti di vista, ma comunque scomoda per un settore che non è così luminoso come appare, fatto anche di compromessi e vicende tristi; oltre che, ovviamente, da brave persone”.

Puoi anticipare alcune storie significative presenti nel libro?

“Nel primo capitolo si parla di Andrea, un ragazzo/a che racconta la sua ascesa in questo mondo, ma anche le molte difficoltà della sua vita, come l’allontanamento dalla famiglia, gli ostacoli nel percorso scolastico e i disagi nel lasciare la città natale per approdare a Milano. Si parlerà anche di Piernicola, imprenditore che ha portato il suo impero dal successo alla decadenza più totale, a causa di vizi e situazioni da cui non è riuscito più a venir fuori. Altre storie sono quelle di Giorgia, aspirante modella che per mantenersi a Milano ha dovuto fare la escort, e Amina, una ragazza uzbeca che racconta quanto spesso le modelle siano trattate come carne da macello, messe a vivere nei cosiddetti model appartments, dove sono in tante e in situazioni indecenti”.

La moda è sicuramente un settore molto ambito, come il cinema e la televisione. Il tuo libro potrebbe avere anche una valenza formativa per i giovani che vorrebbero farne parte?

“Quello che le persone sono disposte a fare per inserirsi in questo settore molto spesso va oltre il limite della decenza e dell’eticamente corretto, sia per l’individuo stesso che per chi lo circonda, come la famiglia e gli amici. Io definisco il libro, un po’ presuntuosamente, anche formativo, perché si parla di tutti i ruoli e di chi vuole lavorare in questo settore. Un elemento che accomuna ogni storia è una morale offerta non dal mio punto di vista, perché io sono neutrale in tutte le storie, ma da quello dell’interlocutore. Infatti, alla fine di ogni capitolo è l’interlocutore che offrirà una sua morale. Inoltre nel libro ho inserito alcuni hashtag molto attuali”.